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Ricerca, didattica e talent scouting: eGlue e Uni Bicocca alleate per la trasformazione digitale

Pubblicato il 13 settembre 2019

Nello scorso articolo abbiamo pubblicato un’intervista a Scilla Rinaldo, nuovo CEO eGlue, che si concludeva con un concetto profondo e importante: non vi è innovazione nella comfort zone. Questo è tanto più vero in un campo come quello del CCM, che ha visto eGlue in primis cambiare pelle in una manciata di anni, passando da azienda analogica nella sua totalità a realtà che può vantare più della metà del suo fatturato nel digitale. La Digital Transformation di cui tanto abbiamo parlato è reale, è qui, e oggi è più tangibile che mai: se per i nostri clienti è il processo stesso a portare novità, per noi di eGlue è un fattore basilare aiutare il progresso a nascere.

 

Nell’intervista Scilla Rinaldo annunciava anche una novità importante nel percorso di trasformazione digitale di eGlue: la collaborazione con l’Università Milano Bicocca attraverso il finanziamento di un dottorato di ricerca con scopo primario lo studio di nuovi strumenti per l’analisi dei comportamenti basati sul Machine Learning. Questa iniziativa di collaborazione azienda/università è importante su diversi fronti: perché ci piace basare la nostra pratica sulla buona teoria, perché ci piace essere in prima linea nello studio degli strumenti per i nostri clienti, perché ci piace pensare di essere costruttori di futuro.

 

Il circolo virtuoso azienda-università

 

L’accordo è il frutto di legame solido tra la leadership eGlue e l’ambiente universitario: le attività dell’azienda in questo ambito sono sempre state molteplici, dalla ricerca di talenti – portata a termine in varie occasioni con successo – all’attivazione di programmi di stage, sino ad arrivare al forte link con la didattica grazie al quale, per il terzo anno, eGlue porta in ambito accademico il suo sapere. Spesso l’ambiente business vede l’Università come elemento tangente ma lontano, roccaforte di sapere teorico un po’ irraggiungibile, noi invece crediamo che il rapporto tra aziende e mondo accademico inneschi un prezioso circolo virtuoso con al centro il sapere nelle sue due accezioni teorica e pratica. Crediamo nella forza dell’Università Italiana e negli stimoli che essa può fornire a chi ha sete di innovazione grazie a talenti freschi e attuali e quindi la consideriamo il giusto alleato per affrontare la trasformazione digitale in un campo vivo e veloce come il nostro.

 

La borsa di dottorato e la collaborazione eGlue/Bicocca

 

Da questa premessa e dalla volontà di essere in prima linea nella creazione di innovazione nel campo del CCM, in particolare quello dell’Analytics, è nata l’idea della creazione e finanziamento di una borsa di dottorato presso l’Università Milano Bicocca dal titolo “Determinazione e misurazione implicita di comportamenti predittivi nel mercato delle utility“: idea che è stata accolta in maniera molto positiva dall’Università e ha permesso di sviluppare quell’incontro di teoria e pratica che ci auspicavamo.

In questo scambio l’Università ha messo il sapere teorico ed eGlue i casi di business e i dati indispensabili per mettere a punto un algoritmo predittivo studiato specificamente per il settore utilities che è caratterizzato da fenomeni come il turnover dei clienti con il quale tutte le aziende del settore di misurano quotianamente. Non solo: l’entusiasmo per l’iniziativa è stato tale da aver spinto un nostro cliente – multinazionale del settore – a sedersi al tavolo di ricerca, fornendo ulteriori dati all’Università per lo sviluppo di nuovi strumenti futuri.

 

L’umanizzazione dei dati

 

La collaborazione eGlue-Bicocca ha posto l’accento su un’intuizione originale, che concorre a rendere la nostra ricerca un punto di vista unico tra gli altri relativi all’ambito analytics: le ricerche legate allo studio di algoritmi sono come prassi comune sviluppate da persone con background statistico, mentre il nostro dottorato basa la ricerca sull’ambito della psicometria, portando in campo un sapere psicologico e parzialmente umanistico. Perché la chiave di lettura dei dati customer-related non può prescindere il lato umano del comportamento e deve interpretarlo, estrarne le variabili interessanti per includerle nella statistica.

 

Algoritmo predittivo, machine learning e futuro

 

In conclusione, la borsa di studio attivata ha permesso di formare un know-how in eGlue relativo ai temi di Analytics e Machine Learning e di capire come funziona il processo di trasformazione dei dati in comportamenti umani. Grazie a questa iniziativa, oggi eGlue ha un metodo per capire come classificare i dati che sono in azienda in base alla loro capacità di essere significativi relativamente al comportamento che si vuole prevedere, e ha quindi in mano la chiave per riconoscere le variabili significative, ergo la conoscenza del processo core di Analytics, che è il data cleaning.

 

Tutti questi fattori scaturiti dalla ricerca in collaborazione con l’Università ci hanno aiutato a mettere a fuoco un ulteriore potenziale del posizionamento di eGlue: per mestiere riceviamo ed elaboriamo enormi quantità di dati dei nostri clienti. Siamo quindi un interlocutore credibile e di fiducia naturalmente candidato a rendere questi dati preziose informazioni di business.

 

Cosa accadrà in futuro? Per eGlue è evoluzione naturale dei suoi servizi valorizzare i dati. Questa sarà la linea di sviluppo prioritaria dell’azienda per la sua crescita nel digitale. Ci aspettiamo di estendere il modello perché sia capace da un lato di gestire variabili che non arrivino esclusivamente dai sistemi aziendali, ma anche da quelli eGlue e terzi, dall’altro per abbassarne la soglia di utilizzabilità con un taglio deciso dei tempi di attivazione. Un potenziamento degli strumenti, quindi, e una loro semplificazione, senza mai perdere di vista le vere basi del nostro lavoro: le persone e l’innovazione al servizio di un mondo più funzionale.

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